L'Arte della Complessità Globale: 07- L'Umanesimo

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La grande fissazione continua

Cosa è l'Arte della Complessità Globale?

Immaginatevi nel cuore antico di Firenze e di entrare nell’unica bottega neo-umanistica aperta. Sotto la sigla Global Complexity Art vi si creano immagini con ogni media possibile, non solo per la vendita ma soprattutto come supporto immaginativo a fare riflettere sulla dimensione globale e connessa complessità in cui viviamo. La materia prima usata, per quanto presente ovunque, è quella più preziosa che abbiamo ma anche la più misteriosa: è proprio il tempo! Infatti, come l'umanesimo rinascimentale promosse la conquista dello spazio, così il neo-umanesimo esplora il mistero del tempo. In definitiva queste opere d'arte raffigurano i "segni dei tempi" verso un futuro Umanesimo Globale, comprovando le famose parole di Tolstoj: "Solo l'arte potrà salvare il mondo".

A cosa servono gli artisti?

A Charles Baudelaire, da molti riconosciuto come il pioniere della poesia moderna, un giorno fu chiesto da alcuni suoi detrattori a cosa servono in pratica i poeti o gli artisti in generale e, per metterlo in crisi, paragonarono la società ad un veliero sul quale tutti svolgono un ruolo e sono quindi essenziali dal mozzo al nocchiere, mentre il poeta è praticamente inutile. Il genio dell’arte moderna rispose che il poeta su quel veliero è l’unico in grado di interpretare le stelle e dare un senso alla rotta indicata.

L'Arte della Complessità Globale

07- L'Umanesimo

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